Il primo ministro Robert Abela ha affermato che l’adeguamento del costo della vita (COLA) per il bilancio del prossimo anno sarà “molto più alto” rispetto agli anni precedenti, mentre verrà mantenuto lo stesso meccanismo.
In un’intervista a One Radio sabato mattina, Abela ha affermato che il budget 2023 sarà basato sui principi di responsabilità e sostenibilità.
Il primo ministro ha affermato che è importante che il governo intervenga e aiuti. “Senza una rete di sicurezza sociale, è probabile che coloro che sono più svantaggiati impiegheranno molto più tempo a riprendersi”, ha affermato Abela. Ringrazia le parti sociali per le loro raccomandazioni per il prossimo bilancio, che ha mostrato grande maturità e responsabilità e ha tenuto conto delle attuali sfide internazionali.
La scorsa settimana sono state avanzate diverse proposte da parte di vari enti e associazioni, tra cui la Camera di Commercio, che ha suggerito che nei casi in cui i lavoratori abbiano percepito un aumento salariale tra lo scorso gennaio e il prossimo gennaio – sia attraverso un contratto collettivo di lavoro o attraverso aumenti salariali sulla base di un contratto collettivo precedentemente concluso – il loro datore di lavoro non è tenuto a concedere l’aumento COLA. La Camera di commercio ha espresso preoccupazione per il fatto che un forte aumento del COLA – come previsto nel prossimo bilancio a causa di tassi di inflazione record – potrebbe portare a un’inflazione indotta da aumenti salariali da cui il Paese avrebbe poi difficoltà a districarsi, ha affermato la Camera. . Il COLA è stato di € 1,75 negli ultimi due anni.
In risposta, il sindacato generale dei lavoratori (GWU) ha dichiarato che non accetterà alcuna modifica al meccanismo COLA. “Quando il lavoratore ha ricevuto pochi centesimi secondo il meccanismo, questo è stato accettato… e ora che arriva, non può essere toccato neanche”, ha sottolineato il GWU.
L’accordo COLA, entrato in vigore nel 1990, è stato concordato tra tutte le parti sociali: datori di lavoro, sindacati e governo. Per questo motivo, il GWU ha affermato che l’accordo non è mai stato modificato negli ultimi 32 anni e che sarebbe una violazione della legge se la proposta del datore di lavoro venisse attuata.
Intanto Abela ha sottolineato che il meccanismo concordato con le parti sociali COLA non verrà modificato, anche se l’importo è molto più alto rispetto agli anni precedenti.
L’aumento salariale sarà annunciato come parte del budget, ma l’indice dei prezzi al dettaglio (RPI) indica che potrebbe essere di circa 10 euro a settimana da gennaio del prossimo anno.