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2 milioni di euro in due anni per i militari come compensazione finanziaria per compiti aggiuntivi

Con un investimento di oltre 2 milioni di euro, è stato siglato un altro accordo tra Governo, Forze Armate e Sindacato Generale dei Lavoratori della durata di due anni per i 1.600 iscritti di tutti i militari dal grado di maggiore a artigliere come compensazione economica per il lavoro che svolgono in attività aggiuntive.

L’intesa è stata siglata nel corso di una conferenza stampa dal tema “Achieving Together”, alla quale ha partecipato anche il ministro dell’Interno Byron Camilleri.

Negli ultimi anni sono entrati in vigore alcuni contratti collettivi che migliorano le condizioni di lavoro e retributive di tutti i dipendenti degli organi disciplinari, che sono un pilastro del settore della sicurezza nel nostro Paese.

Uno dei principi più importanti entrati in vigore a seguito di questi accordi è che ciascun dipendente riceverà un compenso economico per le ore lavorate oltre le 40 ore, oltre all’aumento di altri benefici.

Tali intese hanno potuto essere raggiunte anche nell’ambito di un vivace dialogo sociale, dopo che per la prima volta ai dipendenti dell’area disciplinare è stato riconosciuto il diritto alla rappresentanza sindacale.

Tale adeguamento deriva da una clausola di revisione nella corresponsione delle prestazioni aggiuntive previste dal primo accordo settoriale di questo tipo per i militari.

Il ministro Byron Camilleri ha ribadito che il governo continuerà a rispettare tutte le clausole dei contratti collettivi siglati negli ultimi anni. Ha sottolineato che investirà più di 15 milioni di euro all’anno per cinque anni per i cinquemila dipendenti di polizia, carcere, protezione civile e forze armate.

Il ministro Byron Camilleri ha ribadito che il governo continuerà a rispettare ogni clausola di ogni contratto collettivo firmato negli ultimi anni. Ha sottolineato che investirà oltre 15 milioni di euro all’anno per cinque anni per i cinquemila dipendenti di polizia, penitenziario, protezione civile e forze armate.

Il ministro ha anche spiegato come sia stato raggiunto il primo accordo per gli agenti di polizia, a cui è poi seguito l’iter per tutti gli altri organi disciplinari. Ha aggiunto di essere ansioso di concludere quest’anno anche un nuovo accordo su stipendi e migliori condizioni di lavoro per la stessa forza di polizia, dopo i cinque anni previsti dall’accordo per la polizia.

Theo Vella, segretario del Sindacato generale dei lavoratori della Sezione degli organi disciplinari, degli agenti di sicurezza e delle forze dell’ordine, ha affermato che i dipendenti degli organi disciplinari, che non sono soldati, meritano un compenso finanziario sostenibile per il loro lavoro. “Un ulteriore aumento rispetto a quello già raggiunto tre anni fa rafforzerà ulteriormente il pacchetto finanziario dei nostri Soldati”, ha affermato. Nel 2023 e nel 2024 i compensi per servizio aggiuntivo aumenteranno di circa il 17%” ha ribadito Vella.

Alla firma erano presenti anche il Segretario Generale del Sindacato Generale dei Lavoratori e il Capo del Dipartimento per le Relazioni Industriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Thomas Woods.