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Il GWU è del parere che gli operatori privati ​​con condizioni di lavoro atipiche debbano ricevere l’In-Work Benefit

Le politiche del governo mirano a fornire incentivi per entrare nel mondo del lavoro e migliorare il reddito familiare. Tra i vari incentivi c’è il “beneficio di lavoro” per i lavoratori atipici.

Si tratta di un regime per i lavoratori che lavorano a turni, nei fine settimana o dopo le sei di sera nel settore privato e il cui stipendio base non supera i 20.000 euro all’anno; pertanto, questi lavoratori ricevono € 150 all’anno attraverso questo schema.

Il regime prevede che abbiano diritto al regime i dipendenti che lavorano nei settori dell’alloggio e della ristorazione, dei servizi amministrativi e di supporto, della produzione, dei trasporti e dello stoccaggio e del commercio all’ingrosso e al dettaglio.

Un certo numero di assistenti privati ​​sono lavoratori atipici che lavorano con il sistema di in-work benefit. Sfortunatamente, il settore sanitario e dell’assistenza agli anziani non è stato incluso in questo regime, il che significa che alcuni lavoratori sono stati esclusi. Di conseguenza, il reddito delle famiglie non migliora.

Il Sindacato Generale dei Lavoratori (GWU) ritiene che anche questi lavoratori dovrebbero essere valorizzati e inclusi in questo schema come gli altri lavoratori atipici. Per questo la sezione GWU ha chiesto al governo e alle istituzioni pubbliche chiarimenti e un incontro con il ministro interessato per negoziare la loro proposta.