Messaggio del Presidente di GWU – Victor Carachi
Ogni anno festeggiamo il Primo Maggio come tanti paesi del mondo per dare al lavoratore il rispetto che merita. Celebriamo questa giornata anche per ricordare le lotte che la classe operaia ha dovuto affrontare negli anni per arrivare dov’è oggi.
E lo facciamo perché riconosciamo che tutta la ricchezza che si crea nel Paese è fatta dal lavoro e dalla bravura degli operai nelle fabbriche, nelle industrie, negli uffici e in tutti i cantieri. Questo è il motivo per cui adoriamo giustamente anche il Labor Day.
Fortunatamente quest’anno stiamo meglio degli ultimi due anni ora che la pandemia è alle nostre spalle, dopo mesi di crepacuore e una minaccia continua non solo su migliaia di posti di lavoro ma anche sull’economia in generale.
Oggi è un dato di fatto, però, che il nostro Paese si è ripreso bene e l’economia ha ripreso a crescere ad un ritmo superiore a quello previsto anche in un momento di crisi creato dalla guerra in Ucraina. Questa crescita economica è persino confermata da diverse autorevoli agenzie di credito che stanno tutte riconoscendo la resilienza economica basata sull’establishment politico e finanziario nel nostro paese.
Oggi più che mai sembra che l’economia sia lì per la gente e ci mancherebbe che non fosse così. Perché l’economia sta crescendo a un ritmo veloce.
Negli ultimi anni il nostro Paese non solo ha consolidato i benefici sociali ma li ha accresciuti in modo che i maltesi oggi vivano una migliore qualità della vita.
Budget dopo budget che erano senza tasse, si aumentavano le pensioni, si aumentavano gli stipendi perché gli studenti potessero continuare ad avanzare negli studi, si creavano nuovi spazi verdi a favore dell’ambiente in diverse località, trasporti gratuiti per tutti e tanto, tanti altri benefici. Tutto questo si potrebbe fare perché con il lavoro dei lavoratori e con la sapiente gestione economico-finanziaria del Governo il nostro Paese possa continuare a migliorare il tenore di vita della gente.
In questo contesto non possiamo fare a meno di commentare una situazione che nonostante tutti gli sforzi del governo e gli aiuti che sta dando per mantenere stabili i prezzi dell’energia e del grano e dei cereali, nonché i prezzi di vari altri prodotti e servizi che vengono venduti nei mercati locali mercato per controllare il costo della vita, i prezzi continuano a salire, a volte anche in modo esagerato e artificioso.
Pertanto, vogliamo vedere se è giunto il momento per quegli importatori di prodotti alimentari e altre società il cui prodotto o servizio è per il mercato locale e che stanno realizzando forti profitti di essere tassati più di quanto non lo siano oggi attraverso quella che chiamano “Windall Tax”. Questo per frenare gli abusi che vengono fatti, perché dal fatto che il governo li sta aiutando stanno approfittando della situazione di guerra e alzando i prezzi dei loro prodotti e servizi con la conseguenza che stanno erodendo il potere d’acquisto dei lavoratori e migliorare la competitività del Paese.
D’altra parte, come GWU diciamo con la faccia dal davanti che non siamo affatto d’accordo con coloro che oggi insistono e avanzano argomenti secondo cui il governo dovrebbe smettere di sovvenzionare i prezzi dell’energia. Non siamo d’accordo con queste argomentazioni perché sarebbe una grassa ironia che il Governo, dopo aver lavorato tanto per abbassare le bollette dell’elettricità e dell’acqua nel 2013, sia lo stesso che ora le sta rialzando lasciando guidare il mercato.
L’argomento che né i prezzi salgono all’estero né salgono nel nostro paese finché l’economia nazionale rimane resiliente come lo è oggi e può resistere agli shock economici che provengono dall’estero.
Pertanto, la politica del governo di intervenire con aiuti e sussidi per mantenere stabili i prezzi dell’energia è al suo posto.
Pertanto, coloro che promuovono l’idea che gli oneri non saranno più sollevati dal governo e gettati sulle famiglie e sulle imprese commetteranno un errore e metteranno in evidente pericolo il sostentamento delle famiglie e delle imprese. Se ciò accade, tutte le conquiste per le quali il lavoratore ha lavorato con tanti sacrifici nel corso degli anni andranno in frantumi.
In questa giornata, Festa del Lavoro, dobbiamo rinnovare la nostra convinzione di essere sempre solidali con i più vulnerabili, con chi meno se lo può permettere, con i pensionati, con le persone svantaggiate e soprattutto con chiunque abbia bisogno dell’aiuto dello Stato per continuare ad avere una migliore qualità della vita.
Auguro a tutti i lavoratori e alle loro famiglie una splendida Festa del Lavoro.