Messaggio del presidente della GWU Victor Carachi in occasione della Festa del Lavoro
Quando si celebra ogni anno, il primo maggio, la Festa del Lavoro, si celebra il sindacato e gli sforzi che i lavoratori hanno fatto negli anni. Questi sono risultati che non solo hanno migliorato le condizioni della classe operaia, ma hanno anche portato a una vita migliore e più dignitosa per le famiglie maltesi.
Negli ultimi due anni, tuttavia, i lavoratori maltesi hanno dovuto affrontare la seria minaccia di perdere tutto ciò che avevano ottenuto nel tempo. Una minaccia pandemica che non stavamo aspettando. Una pandemia che non solo ha avuto un grave impatto sull’economia globale, ma ha avuto anche conseguenze sociali devastanti.
Il nostro Paese, come altri, ha affrontato questa minaccia negli ultimi due anni, ma nonostante tutto, è stato abbastanza intelligente quando ha saputo creare un equilibrio sostenibile tra salute pubblica ed economia.
Questo equilibrio è stato fondamentale per garantire che l’economia maltese non solo non si mettesse in ginocchio, ma continuasse a funzionare ea volte crescesse. Era fondamentale che i posti di lavoro non fossero gravemente colpiti come previsto. Inoltre, i mezzi di sussistenza dei lavoratori sono stati tutelati da misure progressive e tempestive adottate dal governo a sostegno delle famiglie e delle imprese.
Sembra ora che questo equilibrio ci stia portando fuori da questa situazione e la ripresa economica stia andando bene. Vediamo questa ripresa prima di tutto nei consumi. Si riflette anche nel rilancio del settore del turismo e dell’ospitalità, che sta diventando più intenso e lentamente tornando alla normalità in cui vivevamo prima della pandemia.
Nonostante questo sviluppo positivo tanto atteso, ci troviamo ora di fronte, come il resto dei paesi europei, a una nuova minaccia, una minaccia che deriva dalla guerra insensata innescata dall’invasione russa dell’Ucraina. Questo è un conflitto che avrebbe potuto essere evitato non con la forza militare o con i bombardamenti, ma con il dialogo e la diplomazia.
Ma sembra che anche questa volta la diplomazia abbia fallito. È quindi evidente che la Giornata Mondiale dei Lavoratori di quest’anno sarà segnata dalle conseguenze di questa guerra: perdita delle condizioni di lavoro, penuria di beni essenziali, forti aumenti dei prezzi dell’energia e, soprattutto, crisi umanitaria delle famiglie sfollate e dei rifugiati.
In questa tragedia umana, noi maltesi, sempre più sindacalisti che credono nel principio della solidarietà, dobbiamo continuare a sostenere coloro che soffrono. Perché crediamo che la solidarietà non debba essere solo tra noi maltesi, ma con tutti coloro che stanno attraversando momenti difficili, non importa chi siano e dove si trovino.
In questo momento la solidarietà internazionale è più che mai necessaria e Malta ha già dimostrato la sua generosità verso chi ha bisogno di aiuto. Come popolo, dobbiamo continuare a farlo per praticare veramente ciò in cui crediamo.
Auguro a tutti i lavoratori e alle loro famiglie una buona Festa del Lavoro.