Sono attualmente in corso discussioni tra datori di lavoro e sindacati per regolarizzare l’intero sistema di assunzione e reclutamento di lavoratori provenienti da paesi terzi. In questo modo si garantisce che i lavoratori che devono essere portati a Malta non vengano sfruttati o utilizzati.
Lo ha detto a Talk.mt il segretario generale del Sindacato generale dei lavoratori Josef Bugeja, precisando che il sindacato vorrebbe fare una distinzione tra chi porta questi lavoratori, le aziende che forniscono il servizio e anche un gruppo di altre aziende, registrati e autorizzati, che offrono un servizio di lavoro temporaneo.
Il signor Bugeja ha sottolineato che è necessario regolarizzare i lavoratori provenienti da paesi terzi che offrono un servizio, il cosiddetto appaltatore, per non finire in una situazione in cui si verificano abusi, tra cui l’assunzione di più lavoratori del necessario, per vari motivi.
Ha aggiunto che “la situazione è più complessa perché qui stiamo discutendo e vedendo i sistemi che esistono su come portare i lavoratori. Vogliamo che in un contesto globale, anche a causa della tratta di esseri umani, questi lavoratori arrivino qui con condizioni adeguate, dove ce n’è bisogno, e in modo che né il dipendente subisca abusi né si finisca in una situazione in cui non vi è ci sono più lavoratori del necessario”.
In questo contesto, il segretario generale della GWU ha anche ricordato come, come sindacato, abbiano redatto un rapporto dettagliato sia dal punto di vista politico, che da quello giuridico e dei lavoratori in generale su ciò che accade nei luoghi di lavoro. Ha anche ribadito il principio su cui la GWU ha insistito: la parità di retribuzione per un lavoro dello stesso valore che dovrebbe applicarsi ai lavoratori dell’appaltatore.