Dopo diversi tentativi da parte del Sindacato Generale dei Lavoratori (GWU) di negoziare un nuovo accordo di contrattazione collettiva con la Sovrintendenza ai Beni Culturali, senza alcun progresso da parte della direzione, il GWU sta ricorrendo all’azione sindacale. Già nel primo trimestre del 2021, il GWU aveva chiesto l’avvio dei negoziati su un nuovo accordo di contrattazione collettiva, ma tali negoziati si sono trascinati a lungo senza i necessari progressi.
La scorsa estate, il GWU ha persino dichiarato un’azione sindacale perché la gestione (che comprende la direzione della Soprintendenza ai Beni Culturali, il Ministero dei Beni e delle Arti e del Governo Locale, la Sezione Relazioni Industriali – IRU e il Ministero delle Finanze e delle Costruzioni) ha impiegato troppo tempo e le controproposte finanziarie non sono mai state presentate.
Una vertenza di lavoro che è stata ritirata dopo un incontro di mediazione presieduto dal DIER in cui la direzione ha accettato di presentare e presentare i dati finanziari. Sebbene la GWU abbia ripetutamente chiesto alla direzione di continuare i negoziati, la direzione non ha risposto e ha informato la GWU che avrebbe presentato istanza di azione sindacale a causa della mancanza di progressi. Anche se, a causa di alcune situazioni interne, la direzione ha chiesto altri dieci giorni.
Una richiesta che è stata accettata dal GWU, ma purtroppo la direzione non ha rispettato neanche questa scadenza, quindi il GWU ha ora dichiarato l’azione sindacale. I membri della GWU della Soprintendenza ai Beni Culturali sono stati istruiti a non rispondere a telefonate di lavoro (sia da rete fissa che mobile) a partire da oggi, venerdì 02 dicembre 2022.
Questa azione sindacale rimarrà in vigore fino a quando GWU non annuncerà diversamente.